Cerimonie E G

Cerimonie E/G: Promessa scout.

Il momento della Promessa è il vero inizio dell'avventura scout. La cerimonia deve quindi esser preparata e solennizzata affinchè l'E/G la ricordi - magari in qualche circostanza difficile della sua vita - come un momento straordinario che ha vissuto da protagonista e la senta come un impegno da verificare periodicamente (in particolare durante l'ultima tappa).

"La Promessa è pronunciata dopo un primo periodo, non più lungo di 3-5 mesi, dall'ingresso nel Reparto; il ragazzo chiede personalmente di pronunciarla quando ritiene di aver capito le "regole del gioco scout" e vuole parteciparvi impegnandosi a rispettarle" (Reg. E/G, art. 44).

"La Promessa è fatta alla presenza di tuto il Reparto su presentazione della squadriglia di appartenenza, e la cerimonia, diversa a seconda delle tradizioni, deve mettere in luce che così si entra a far parte della grande famiglia degli Scouts di tutto il mondo e che il Reparto è presente come testimone, ma anche perchè si impegna ad aiutare il nuovo E/G a mantenere la Promessa" (Reg. E/G, art. 45).

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Quale che sia lo schema scelto, è necessario che la cerimonia abbia alcune caratteristiche:
• che i suoi significati vengano esplicati, oltrechè con parole, con gesti e simboli adeguati;
• che tutto il Reparto partecipi con attenzione e rispetto;
• che si sottolinei la realtà della squadriglia come prima piccola comunità che accetta il nuovo ragazzo;
• che vi sia un richiamo alle "comunità concentriche" dello Scoutismo: il gruppo, l'associazione, la fraternità mondiale degli Scouts;
• che sia messo in luce il raporto Capo-ragazzo;
• che l'intera cerimonia venga anche come momento di preghiera e di gioia.
Qualora possibile, è bene che anche alla cerimonia siano invitati i genitori di chi pronuncia la Promessa. In tal caso il Capo Reparto o il Capo Gruppo avranno cura di spiegare brevemente l'importanza del momento e lo svolgimento della cerimonia.
Quando la cerimonia interessa vari novizi, solo le parole iniziali e il canto finale saranno comuni. Tutto il resto sarà ripetuto, con la massima cura e "personalizzazione", per ogni novizio. La cerimonia della Promessa si svolge normalmente all'aperto. Non è opportuno, per non confondere i piani, svolgerla in chiesa.

Ecco alcuni esempi di cerimonia.

1° esempio (più tradizionale):
Il Reparto è allineato su tre lati di un quadrato. Sul lato aperto vi sono: il Capo Gruppo, il Capo Reparto, l'A.E., gli Aiuti. A destra del Capo Reparto e dell'A.E. si tiene l'alfiere con la Fiamma di Reparto.
L'assistente recita una preghiera adatta.
Capo Reparto (dopo parole di circostanza): …, capo squadriglia dei …, so che un novizio della tua squadriglia ha chiesto ed ottenuto dal Consiglio della Legge di pronunciare la Promessa: accompagnalo.
Capo squadriglia : accompagna il novizio di fronte ai Capi, saluta al guidone e arretra di unm passo.
Capo Reparto (al novizio): Che cosa chiedi ?
Novizio : di divenire un Esploratore (una Guida).
Capo Reparto : Per quanto tempo ?
Novizio : Se piace a Dio, per sempre.
Capo Reparto : Sai cosa vuol dire essere ragazzo d'onore ?
Novizio : Sì, meritare fiducia perchè leale ed onesto.
Capo Reparto : Posso avere fiducia che, sul tuo onore, farai del tuo meglio per osservare la Promessa ?
Novizio (facendo il segno scout con la destra e stringendo la sinistra del Capo, pronuncia la Promessa) :
Con l'aiuto di Dio, PROMETTO sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese;
per aiutare gli altri in ogni circostanza;
per osservare la Legge scout !

(Durante queste parole il Reparto resta sull'attenti e fa - novizi esclusi - il saluto scout).

Chiedo ai miei fratelli e sorelle di aiutarmi a mantenere questo impegno.
Capo Reparto : Ho fiducia che sul tuo onore e con l'aiuto di noi tutti saprai mantenere questa promessa, per la quale da questo momento, fai parte della nostra Associazione e della grande famiglia degli Scouts di tutto il mondo come Esploratore/Guida (gli appunta il distintivo dell'AGESCI).
(Esploratore/Guida si sposta dinanzi al Capo Gruppo).
Capo Gruppo : E fai parte anche del nostro Grupo Scout, di cui ora ti cingo i colori (gli mette al collo il fazzoletto di Gruppo).

(N.B. Questa parte si omette per i L/C che, salendo dal Branco/Cerchio indossano già il fazzoletto del Gruppo).

Nuovo Esploratore/Guida : si volta, imitato dal capo squadriglia, verso il Reparto e saluta; il capo squadriglia saluta il guidone. Il Reparto, novizi esclusi, risponde al saluto.
L'Esploratore/Guida e il capo squadriglia tornano al loro posto. La cerimonia ha termine con il canto della Promessa.

2° esempio:
Il Reparto in quadrato, come sopra.
Il Capo REparto ricorda brevemente il significato che la Promessa ha per il novizio e per tutto il Reparto.
Ogni squadriglia, per mezzo di un suo rappresentante, esprime una preghiera o dà lettura di un salmo o di un passo del Vangelo da essa scelto per l'occasione. Un membro della squadrigli accompagna il novizio di fronte ai Capi, saluta e arretra di un passo.
Il Capo Reparto invita quindi il novizio a pronunciare la Promessa.
Novizio (facendo il segno scout con la destra, e stringendo la mano sinistra del Capo, pronuncia la Promessa):
Con l'aiuto di Dio, PROMETTO sul mio onore di afre del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la legge scout.
(Durante queste parole il Reparto resta suòò'attenti e, novizi esclusi, fa il saluto scout).
Capo Reparto : Sono certo che, sul tuo onore e con l'aiuto di tutti noi, saprai mantenere questa Promessa, per la quale da questo momento fai parte della nostra Associazione e della grande famiglia degli Scouts di tutto il mondo come Esploratore/Guida (consegna il distintivo AGESCI al capo squadriglia, che lo punta sul camiciotto del nuovo E/G. Il capo squadriglia gli appunta anche gli omerali di squadriglia).
(il nuovo E/G si sposta davanti al Capo Gruppo).
Capo Gruppo : E fai parte del nostro Gruppo scout, di cui ora ti cingo i colori (gli mette al collo il fazzoletto di Gruppo).

(N.B. Questa parte si omette per i L/C che, salendo dal Branco/Cerchio indossano già il fazzoletto del Gruppo).

A.E. : dà una breve benedizione.
Il nuovo E/G imitato dal capo squadriglia, si volta quindi verso il Reparto e lo saluta (il capo squadriglia saluta al guidone).
Il Reparto, novizi esclusi, risponde al saluto, e quindi applaude "all'indiana".
Il nuovo E/G ed il capo squadriglia tornano al loro posto.
Dalla formazione in quadrato, il Reparto passa alla formazione a cerchio, per meglio esprimere il senso della comunità, ed intona il canto della Promessa, che chiude la cerimonia.

Cerimonie E/G: La Fiamma di Reparto.

La Fiamma di Reparto - triangolo di stoffa (cm. 20 per 35) nei colori del Gruppo con al centro l'emblema dell'Associazione - è il simbolo della storia del Reparto e della sua comunità.

Per questo nella sede di Reparto e al campo essa ha un posto d'onore e non è, di solito, inserita in giochi o attività similari. Essa si porta legata ad un bastone alto 175 cm. munito di puntale, ed è affidata ad un alfiere, designato secondo le tradizioni del Reparto.

In marcia, la Fiamma precede il Reparto, venendo prima della prima squadriglia. Col Reparto in formazione (in quadrato o in altra formazione) la Fiamma si porta verticalmente sul lato destro disteso (l'alfiere non esegue saluti).

Durante la S. Messa, l'alfiere non si inginocchia (alla consacrazione si usa portare la Fiamma in posizione orizzontale). In caso di lutto (di Associazione, di Regione, di Zona, di Gruppo) al bastone della Fiamma può essere legato un nastro di crespo nero per tutto il periodo prescritto.

Cerimonie E/G: Il guidone di squadriglia.

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A differenza della Fiamma, il guidone - triangolo di stoffa (cm. 20x35) sul quale è riprodotta in rosso sul fondo bianco la sagoma dell'animale (totem) da cui la squadriglia prende il nome - non rappresenta una insegna ufficiale, ma solo il simbolo della squadriglia. Come tale, è abitualmente portato dal capo squadriglia. Esso può essere utilizzato per giochi e gare. Viene piantato al suolo, può essere appoggiato a un muro, a un albero, ecc. Oviamente, la squadriglia metterà un punto d'onore a che il proprio simbolo non venga mai lasciato al suolo - se caduto - o, peggio, non venga mai appoggiato per terra.

Nelle cerimonie le sole regole perticolari da seguire sono:
• posizione di cerimonia: il guidone viene alzato sul lato destro del corpo, con la mano che impugna il puntale;
• saluto al guidone: si fa portando la mano sinistra atteggiata nel saluto scout a sfiorare il bastone, piegando l'avambraccio orizzontalmente davanti al corpo, all'altezza del petto;
• in ginocchio: il guidone può anche essere portato sulla spalla, mediante l'apposita traccia di cuoio o simile, usata da molti capi squadriglia.
Il guidone è consegnato alla squadriglia di nuova costituzione con una cerimonia apposita, affidata alla fantasia e al buon gusto della squadriglia stessa, d'intesa coi Capi.
La nota fondamentale sarà l'entusiasmo e il fraterno augurio delle altre squadriglie. A tale cerimonia può essere abbinata quella della nomina del capo squadriglia.
Sotto il guidone vengono appesi sul bastone i guidoncini delle specialità di squadriglia eventualmente conquistate dalla squadriglia.

Cerimonie E/G: Consiglio della Legge.

Pur essendo un avvenimento abituale nella vita di Reparto, è opportuno che abbia un certo tono e che se ne accentui il senso di momento importante per la vita dell'unità: si avrà quindi cura, se effettuato in sede, che questa sia pulita, in ordine, che le palanche o i sedili siano disposti possibilmente in cerchio e che la Fiamma di Reparto sia in qualche modo in evidenza, perchè essa è il simbolo della comunità che si riunisce.
i ragazzi/e siedono riuniti per squadriglia in modo da rendere evidente la piccola comunità di appartenenza; è indispensabile l'uso dell'uniforme, per accentuare il senso di comunità e la solenne occasione.
Un modo per condurre la riunione è quello di iniziarla con una preghiera o lettura che richiami il senso comunitario e di fratellanza; quindi può essere recitata da un E/G la Legge scout.
Il Capo che presiede il Consiglio della Legge può poi illustrare l'argomento "all'ordine del giorno" ed iniziare a dare la parola a chi la chiede (all'età E/G si deve essere abituati a parlare uno per volta, senza battibecchi o interruzioni), esprimendo per ultimo il proprio parere. Alla fine tira le conclusioni.
In ultimo, canto di ringraziamento al Signore per avere aiutato tutti ad effettuare una buona verifica, oppure a prendere una saggia decisione.
Quando il Consiglio della Legge si effettua al campo o in uscita è opportuno mantenere la disposizione in cerchio, che sottolinea visivamente l'inserimento degli adulti nella comunità dei ragazzi. E' bene che il luogo sia riparato da disturbi estranei ed è importante che la riunione non duri oltre i 45-50 minuti, tempo massimo oltre il quale è impossibile mantenere desta l'attenzione dei ragazzi.

Cerimonie E/G: Totemizzazione.

Non è una cerimonia, ma solo una vecchia traizione scout, gioiosa all'origine, ma talvolta degenerata in scherzi sguaiati o contrari alla fraternità scout.
Il "totem" è un nome particolare (in genere di un animale, seguito da un aggettivo), inteso a rispechiare una caratteristica fisica o psichica di una persona. Esso viene di solito conferito dopo una certa anzianità (p.es.: al primo o al secondo campo estivo) dagli "anziani" del Reparto, in una cerimoni-gioco che non deve mai essere vessatoria o generare timori o risentimenti.
Se si vuol fare la totemizzazione (che non è affatto necessaria a un buon campo), occorre che i Capi siano coscienti dei suoi rischi, e la preparino bene con l'alta squadriglia, scartando con decisione ogni idea poco fraterna o di cattivo gusto.
Alcuni Reparti - forse più opportunamente - collegano la totemizzazione non solo e non tanto alla relativa cerimonia, ma altresì al superamento di prove impegnative (hike, imprese, ecc.), con una tradizione che ricorda usanze che nelle tribù primitive segnavano il passaggio dalla fanciullezza alla maturità (il "ragazzo Zulu" di B.-P.)
L'uso del "totem" personale deve rimanere nella sfera scherzosa della comunità del Reparto o del Gruppo. Il "totem" non sarà quindi utilizzato da un Capo nelle cerimonie solenni, nè per firmare una circolare ai genitori (diverso è il nome Giungla dei Vecchi Lupi, che non è un "totem", ma un ruolo da impersonare).

Cerimonie E/G: Trasferimento e uscita dal Reparto.

In caso di cambiamento di residenza di un ragazzo/a, il Capo Reparto cercherà, prendendo gli opportuni contatti (eventualmente col locale Comitato di Zona), di facilitare l'inserimento in un Gruppo scout del quartiere o città di trasferimento. Sarà opportuno che la comunità di appartenenza (squadriglia o alta squadriglia) "verifichi", con l'interessato, il cammino fatto insieme ed esprima un suo originale arrivederci. Quindi, all'ultima riunione di Reparto, i Capi daranno a nome di tutta la comunità il saluto e l'augurio di partenza, cui seguirà il canto dell'arrivederci scout.
Nessuna cerimonia particolare è in genere organizzata per gli E/G che cessano di appartenere al Reparto al termine del loro Sentiero in tale unità: non si deve, infatti soppiantare nell'animo degli E/G la salita al noviaziato, che d'altra parte non presuppone alcun automatismo. Anche qui si giocano le tradizioni del Reparto. In alcuni reparti, alla fine del campo estivo o dell'ultima riunione di reparto prima della salita, il Capo Reparto potrà dire qualche parola di ringraziamento ai partecipanti per l'apporto dato alla squadriglia, all'alta squadriglia e al Reparto, e di augurio per la strada che li attende. In questo caso non è consigliato eseguire l'arrivederci scout.
In certi Reparti è tradizione che i partenti raccolgano dall'ultimo fuoco del campo di Reparto un tizzone che porteranno al primo fuoco di bivacco della comunità R/S.

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